La vita di uno scrittore non è poi così diversa da quella di qualsiasi persona nel mondo. Spesso ci si immagina uno scrittore seduto alla sua scrivania, con un caffè o una tazza di tè davanti, che fissa un foglio (anche virtuale) bianco mentre cerca ispirazione nella propria testa. Ma la verità è che lo scrittore non fa altro che scrivere ciò che vive, intrecciando le esperienze quotidiane con la sua sete di narrazione.
Scrive di sensazioni, profumi, emozioni, paesaggi, caratteri e relazioni. La narrazione diventa così la scusa per esprimere se stesso al mondo. Infatti, al di là della loquacità con cui si addentra nelle sue relazioni sociali, lo scrittore è un attento osservatore, sia dentro di sé che fuori. Capta dettagli che spesso sfuggono agli altri e trova, attraverso la scrittura, il modo di raccontare tutto ciò che ha visto e vissuto.
Ogni storia è un riflesso di ciò che lo scrittore percepisce, un modo per tradurre esperienze in parole. Ecco perché, per uno scrittore, ogni incontro, ogni profumo, ogni paesaggio può servire da ispirazione. La vita di uno scrittore è un continuo dialogo tra il mondo esterno e le proprie emozioni, un viaggio che non si esaurisce mai.
Quindi, quando pensi a uno scrittore, ricorda che non è solo un creatore di storie, ma anche un esploratore della vita. Un narratore che utilizza la sua osservazione per tessere legami con gli altri e condividere la bellezza del mondo che lo circonda. La scrittura è la sua voce, il suo modo di essere e di esistere.
Giuseppina

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