Categoria: appunti

  • Ripartiamo con slancio!

    Ripartiamo con slancio!

    Il primo nato di quest’anno è RICCIOLO, un libro pensato per i bambini più piccoli che li accompagna in un viaggio attraverso i disegni e le parole e stimola il lettore a cercare nelle illustrazioni il personaggio di questa avventura.
    Il linguaggio è semplice e ripetitivo, adatto alle prime letture attive. Le illustrazioni semplici, con colori vivi e tratti semplici.

    Ricciolo parla di un TRATTO GRAFICO che si nasconde tra le nuvole, i baffi di un signore, un piatto di spaghetti, un fiore sul cappello di una signora e nella narrazione, si chiede al lettore “riesci a vedere dove è Ricciolo?”. 
    Questo tipo di letture è partecipativo dell’attenzione del piccolo lettore e rende la narrazione interessante e impegnata sia per l’adulto che legge, sia per il bambino che ascolta e risponde.
    Avevo già sperimentato questa tecnica con il libro “Soffio di vento” che piace molto ai bambini perchè ascoltano e rispondono insieme alla domanda “dov’è finito ora il vento?”. RICCIOLO ha una narrazione ancora più semplice, adatto a bambini più piccoli.

    Come sempre invitiamo i lettori ad acquistare direttamente presso il nostro shop sia on line che venendo a trovarci nel laboratorio dove troverete tutti i libri e tante bellissime novità. Sostenere la piccola editoria indipendente aiuta una libera espressione creativa culturale. Grazie!

    Link per acquistare libro

  • Primavera

    Primavera

    Finalmente è arrivato il tempo della primavera con quei fiorellini invisibili ma stupendi che spuntano nei prati come piccole gocce di colore. Questa è una stagione di grande ispirazione, spensieratezza, nel limite della propria capacità di lasciare andare i problemi, amore, in quella virtù che è di lasciar riempire il cuore dalla bellezza.

    La bellezza delle emozioni è un dono che non dovremmo mai dimenticare perchè ci rende capaci di ridere come di piangere ma è in questa danza che il cuore si allena, addentrandosi in quel mondo dentro di noi dove la meraviglia e la pace sono il tesoro che stiamo cercando.

    Sento che presto nascerà una nuova favola, la vedo nascere come un germoglio fresco sulla terra che si risveglia. Questa è la mia più bella storia d’amore.

    Grazie

  • La qualità di un libro

    La qualità di un libro

    Mettiti comodo, oggi ti racconto una favola.

    In Italia esiste un mostro che si chiama “conto vendita” attraverso il quale un editore porta i libri in libreria per la vendita e dopo mesi, detratte le varie percentuali di guadagno che variano dal 30 al 60% del prezzo di copertina, se ti va bene (cioè se il libraio ha venduto il tuo libro) tu incasserai la differenza. Questa differenza spesso non è il guadagno dell’editore ma la copertura dei costi ragione per cui tanti piccoli editori hanno chiuso i battenti. Altri (come STARGATTO) dopo l’esperienza mostruosa del conto vendita, per mantenere i costi bassi ma anche un piccolo margine, decidono di vendere direttamente ai lettori con il vantaggio di poter spiegare, illustrare con passione e cura il proprio prodotto.

    Sapevi che all’estero non esiste il conto vendita? Il libraio o lo shop book decide di acquistare libri che vuole mettere in vendita perchè gli piacciono, crede in questi prodotti, ha entusiasmo. Che differenza c’è con le librerie in Italia? La passione, la fiducia. So che tanti mi leggeranno storcendo il naso perchè in fondo sanno che è la verità.

    Fate un lavoro perchè vi piace, non scegliete mai di avere ma di essere!

     

  • Quella piccola casetta in Canadà

    Quella piccola casetta in Canadà

    Forse non tutti sanno che la celebre canzone, celebra una casetta molto speciale che è stata abitata da una donna meravigliosa di cui ti voglio parlare oggi.

    Maud Lewis è nata nel 1903, nella nuova Scozia. Aveva un problema di salute (artrite reumatoide) che ha sicuramente limitato la sua vita ma non la sua arte. Maud è la più grande artista folk da cui sono seguiti molti altri. Ha imparato a dipingere dalla mamma con la quale preparava le cartoline natalizie. In seguito alla morte dei genitori, andò a vivere con la zia ma voleva essere indipendente e quindi rispose all’annuncio di un uomo che cercava una domestica.

    Vissero in una casa piccolissima che lei aveva dipinto dovunque fosse possibile: finestre, porte, tavoli e persino la cucina. Amava abbellire con la sua arte quello che aveva intorno e dipingere piccoli paesaggi o animali con quel suo stile personalissimo che la rese famosa tra i turisti che, viaggiando sulla strada per le località, si fermavano davanti la sua casetta per comprare i suoi dipinti a pochi dollari. Nel 1965 venne girato una piccola intervista su di lei che la rese famosa.

    Maud visse sempre in povertà, non diventò mai ricca attraverso la sua arte ma il suo stile ispirò molti artisti folk non solo nelle illustrazioni. Aveva qualcosa di speciale, una forza che ha saputo trasformare le avversità della sua vita in amore e bellezza. E’ un’artista alla quale mi piace ispirarmi quando mi perdo nelle mie insicurezze, grazie Maud.

  • L’illustratrice delle fate

    L’illustratrice delle fate

    Per chiudere il mese di maggio, dei fiori, delle fate, ti parlo di un’autrice molto speciale.

    Cicely Mary Barker è conosciuta per le sue illustrazioni meravigliose che ritraggono le fate dei fiori. Amo molto il suo tratto che racconta favole attraverso pennellate e poesie che amava scrivere dopo aver dipinto. Nasce a Londra nel 1895, suo padre è un artista ma lei ha molti problemi di salute che le impediscono una vita normale e per questo viene educata a casa dove impara a disegnare e dipingere da sola. Grazie al padre riesce a frequentare un corso per corrispondenza alla Croydon Art Society e a soli 16 anni pubblica delle cartoline grazie alle quali inizia la sua carriera artistica. Le sue opere più famose sono le Fate dei fiori che dipinge da vivo ispirandosi ai bambini che frequentano la scuola materna della sorella. Lei stessa costruisce i vestiti da fata da far indossare ai bambini costruendo le ali con garze e ramoscelli.

    Un’anima bella e gentile che ha saputo ispirare bellezza e armonia, guardando quel meraviglioso mondo che non tutti sono in grado di scorgere.

  • Come si fa un libro?

    Come si fa un libro?

    Il 24 maggio sono stata invitata presso la scuola primaria M. Brizio di Buttigliera Alta a raccontare la mia attività ai bambini della seconda A e B. Visto che era un incontro importante ho portato ad aiutarmi Stargatto, la mia fatina dell’ispirazione e Mario, il mio bimbo testatore di favole. Ho spiegato, rispondendo alle domande dei bambini, come nasce una favola, quanto tempo ci vuole a fare un libro, come si usano le parole magiche e speciali e poi ho ascoltato tutte le loro favole. Delle loro mamme, dei papà, dei nonni, delle sorelle, dei cugini e degli amici. I bambini sono portatori sani di favole, dovremmo imparare da loro. Alla fine abbiamo letto insieme l’Albero delle Carezze e scorgere la loro  l’emozione mi ha riempito di felicità!

    Grazie a tutti i bambini, anche a quelli che non hanno parlato per timidezza. Grazie alle maestre per aver organizzato questo laboratorio in un contesto naturale che era già una mezza favola. Incontrare i miei piccoli lettori è per me sempre una grande gioia e Buttigliera Alta è un paese per me molto, molto speciale.

    Buone favole a tutti!

     

  • Buon pesce d’aprile

    Buon pesce d’aprile

    Piccolo pesce blu nuotava in mezzo al mare tra i riflessi del sole. Forse dormiva, non si sa, mentre la corrente lo trasportava un po’ più in là.
    “Prendilo, prendilo” gridava un pescatore ma quel piccolo pesce blu era troppo bello per essere fritto in un pentolone! Forza bambini disegnate un finto pesce da far cadere nella rete di quel signore. E’ il primo di aprile, si può fare, non è un delitto far qualche scherzo per sorridere e sognare.

    Stargatto adora il gusto di pesce blu ma mi ha promesso che non cerca di mangiarlo mai più!

  • Donne, du du du

    Donne, du du du

    Della festa della donna sento tanti paroloni, frasi fatte e aforismi ma negli effetti pratici più essenziali vorrei rilevare che la parola *festa* forse è sbagliata perchè mi ricorda la mattanza, che sembra una danza ma trae esistenza solo dall’ignoranza.

    Ciao donne, wake up!

  • La cultura della Pace

    La cultura della Pace

    “Bologna Children’s Book Fair 2022 sospende la collaborazione con gli editori russi, che non potranno partecipare alla prossima Fiera”

    Avrei voluto scrivere qualcosa ma poi ho pensato che un buon titolo era più che sufficiente. Io quest’anno diserterò la mia presenza a Bologna.

    Giuseppina Bruno

  • Il neurone e il pelandrone

    Il neurone e il pelandrone

    Un neurone solitario, nella testa di un pelandrone, studiava notte e giorno per smuovere la situazione.
    Annoiato ma soprattutto demoralizzato, sentì una musica soave che lo risvegliò al movimento. Ah! che bello! danzare lento, sinuoso, soave, veloce, saltando o tip tappando!
    Poi d’improvviso la musica si fece importante: un passo a due, lo riconobbe il nostro amico, si guardò intorno e tra le ragnatele scorse solo neuroni dormienti. Chiese a tutti di ballare ma niente, quelli  neppure una smorfia degnavano al poverino. Sconsolato e abbandonato al suo destino, sospirò lungamente, quando un raggio di luce cristallina la sua attenzione destò: una bella neurona con gli occhi da pantera lo guardava sorridente, muovendo il fianco allegramente.
    Da quel giorno i due neuroni danzarono tutto il tempo risvegliando dal torpore tutte quelle mummie dormienti. Finalmente la testa vuota del pelandrone si riempì di musiche e colori e vissero tutti felici e contenti.

    Giuseppina Bruno